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Stringimi più che puoi
Gail McHugh
381 pagine
29 maggio 2014
Mondadori
Qualcuno abbia la decenza di spiegarmi perché a volte non do ascolto a quella cazzo di vocina che ho in testa  insomma, se è già dall'uscita americana che so che questo romanzo non era per me - nonostante la cover originale sia da paura ♥ - perché mi sono lasciata influenzare e ho fatto la pecora??? Idiota, Chiara, sei idiota. Insomma, quando inizio a leggere un romanzo in cui c'è un triangolo amoroso, mi aspetto di vedere la protagonista farsi sbattere alla grande da entrambi i maschi, e invece... you gotta be kidding me questa è la regola dei triangoli, cacchio! Perfino nei YA, se c'è, la ragazza si sbaciucchia sia con uno che con l'altro! Questa regola deve essere seguita, perché il lettore deve carpire le differenze tra i due amanti, dico bene??? Ma vattene, va... Ho dovuto attendere 300 fottutissime pagine perché il famoso Gavin si desse un po' da fare tutto troppo innocente, troppi sorrisi e bla bla bla. Vi dirò, Dillon è stato il più interessante di tutti >.< il romanzo si è ripreso solo sul finale -- e intendo proprio sul finale, alla cena prima del matrimonio (che poi, Dillon, seriously??? Te la vuoi sposare??? Non credi sarebbe meglio restare così come siete??? Almeno puoi continuare a fare quello che vuoi -- io ci penserei bene...). Mi sono immedesimata molto in Emily, quindi che nessuno si azzardi a giudicare, se non ha vissuto o vive una cosa del genere. Ah, e lo stile della narrazione? Be'... immagino che non prenderò il secondo -- a meno che non mi assicurate che la cosa diventa molto più tormentata. Edited by majin veggy - 5/9/2014, 10:07 |
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